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Ecoturismo

Cilento green: guida all’ecoturismo che incanta

Foto di Cosmin Anton Mihoc Cosmin Anton Mihoc Ultima modifica: 18 luglio 2025 Lettura di 5 min

Cilento green: guida all’ecoturismo che incanta Google Discover

Tra montagne selvagge che si tuffano in un mare cristallino, borghi di pietra sospesi nel tempo e sentieri profumati di macchia mediterranea, il Cilento è il cuore green della Campania. Inserito dall’UNESCO fra le Riserve della Biosfera e Patrimonio dell’Umanità, questo territorio offre un modello di turismo sostenibile dove la natura detta il passo e il viaggio diventa esperienza autentica.

Perché scegliere il Cilento se ami l’ecoturismo

  • Biodiversità unica: oltre 180 km di costa, canyon fluviali, faggete montane, 8 aree marine protette e habitat che ospitano lupi, lontri, rapaci rari.
  • Slow life nei borghi: 80 comuni dove il tempo scorre piano tra vicoli, artigianato e feste contadine; perfetti per chi cerca un ritmo lento e basse emissioni.
  • Dieta Mediterranea: nata qui grazie agli studi di Ancel Keys, è patrimonio immateriale UNESCO e insegna a viaggiare attraverso il gusto a km 0.
  • Mobilità dolce: una fitta rete di sentieri CAI, ciclovie panoramiche e linee del mare elettrificate che connettono spiagge e paesi senza auto.

5 esperienze green da vivere subito

Il Cilento offre attività che permettono di immergersi nella natura, sostenere l’economia locale e ridurre al minimo l’impronta ambientale. Ecco cinque proposte selezionate per chi vuole vivere subito un’avventura sostenibile.

  • Trekking sul Sentiero degli Infreschi (Marina di Camerota): collegato al Parco Marino della Masseta, con accessi contingentati e guardiania ambientale. Consiglio insider: parti all’alba, bagna i piedi nella Cala Bianca (Bandiera Blu) e porta un picnic plastic-free.

  • Kayak nelle grotte di Capo Palinuro (Palinuro): propulsione a remi e guide locali formate sulla tutela della fauna marina. Consiglio insider: scegli tour con gruppi di massimo 8 persone per ridurre l’impatto.

  • Bike tour tra i templi di Paestum e la ciclabile del Sele (Paestum – Foce Sele): percorso pianeggiante su argini fluviali, zero traffico veicolare e aree di birdwatching. Consiglio insider: noleggia e-bike ricaricate da impianti fotovoltaici negli agriturismi della zona.

  • Oasi WWF Grotte del Bussento (Morigerati): area protetta gestita da volontari; il ticket sostiene progetti di conservazione. Consiglio insider: porta borraccia e scarpe da trekking leggero; evita il passeggino sui sentieri.

  • Laboratorio di agricoltura biologica & cooking class (Pollica / Acciaroli): masserie bio che recuperano semi autoctoni e utilizzano energia rinnovabile. Consiglio insider: prenota in bassa stagione per partecipare alla raccolta delle olive.

Dove dormire green

  • Agriturismi bio-certificati: dalle colline di Pollica alla Valle del Mingardo, strutture in pietra con pannelli solari e menù a filiera corta.
  • Eco-hotel vista mare: a Marina di Camerota o Sapri piccoli resort “plastic free”, gestione rifiuti zero e colonnine per auto elettriche.
  • Glamping nei boschi di castagni: tende di legno rialzate, bagni compost, osservazione stelle senza inquinamento luminoso.

Prenota tramite piattaforme dedicate all’ospitalità sostenibile (es. Ecobnb) per filtri certificati e rating energetico.

Itinerario di 3 giorni per principianti dello slow travel

Giorno 1 – Mare & archeologia
Mattina in treno a Paestum (stazione FS): visita ai templi dorici (biglietto combinato museo). Pomeriggio: noleggio e-bike, pedalata di 18 km fino alla Foce Sele tra bufale e aironi. Cena bio in masseria con prodotti DOP.

Giorno 2 – Coast to coast a piedi
Transfer bus a Marina di Camerota; trekking sul Sentiero degli Infreschi (7 km A/R). Bagno a Cala degli Infreschi, rientro in barca elettrica condivisa. Aperitivo al porto con alici “meneghìne”.

Giorno 3 – Montagna segreta
Bus locale per Morigerati, ingresso all’Oasi WWF Grotte del Bussento. Picnic in area attrezzata. Nel pomeriggio visita al borgo di Casaletto Spartano e alle Cascate Capelli di Venere con navetta comunale. Rientro serale su Sapri e treno per casa.

Buone pratiche da viaggiatore responsabile

  • Porta borraccia, posate riutilizzabili e sacchetto per i rifiuti: molti sentieri non hanno cestini.
  • Evita micro-plastiche: usa solari reef-safe; le cale del Cilento ospitano praterie di posidonia delicate.
  • Rispetta la fauna: niente droni in aree protette, minacciano rapaci in nidificazione.
  • Sostieni l’economia locale: acquista miele di castagno, fichi bianchi del Cilento, ceramiche di Ogliastro.
  • Viaggia fuori stagione (aprile-giugno, settembre-ottobre): meno traffico, prezzi equi, impatto ridotto.

Il futuro è “Cilento Green Tourism”

Progetti di rete come Cilento Green Tourism promuovono info-point diffusi e formazione per operatori su energie rinnovabili e marketing etico. L’obiettivo? Raddoppiare entro il 2030 gli arrivi ecoturistici, generando valore senza sacrificare la biodiversità. Le comunità locali si stanno attrezzando con:

  1. Comunità energetiche nei borghi interni.
  2. Piani di mobilità integrata treno-bus-bici.
  3. Digital pass per tracciare l’impronta di carbonio del visitatore.

Il modello cilentano dimostra che l’Italia rurale può competere sui mercati globali puntando su qualità ambientale, autenticità e innovazione sociale.

Viaggiare nel Cilento green non è solo una vacanza: è un atto di amore verso un territorio che ha fatto della lentezza la propria forza. Scegli un passo più umano, ascolta il canto dei grilli al tramonto e lascia che la sostenibilità diventi il tuo souvenir più prezioso.

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